Confartigianato: eccessiva burocrazia e politiche comunali approssimative in questo momento in cui o si rilancia o si chiude sarebbero errori fatali

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Ad oltre una settimana dall’annuncio del piano comunale per il rilancio delle attività del commercio e dell’artigianato registriamo per il momento il solo annuncio. attendiamo la gratuità dei parcheggi e delle bici valentina, attendiamo l’allungamento dell’orario della somministrazione e della musica per i pubblici esercizi, prendiamo atto che sono poche le pratiche di aumento delle aree esterne di occupazione suolo pubblico approvate, molte quelle in attesa di risposta o alle prese con rigetti e integrazioni, in una procedura che doveva essere semplificata e immediata. frammentarie e poco chiare le motivazioni del ritardo: non vogliamo credere che le difficoltà dipendano dalla non rispondenza a norme tecniche o di copertura finanziaria del piano, perché saremmo costretti a ricordare all’amministrazione comunale di terni che è essa stessa garante del rispetto di dette norme e quindi farsi prendere dall’ansia dell’annuncio prima di avere fatto le opportune verifiche o svolgere i confronti con le associazioni di categoria sul nulla sarebbe stata una perdita di tempo. e perdere tempo adesso sarebbe particolarmente grave: se siamo sulla stessa lunghezza d’onda con l’amministrazione comunale di terni, dovremmo ora sentirci impegnati fianco a fianco per dare un supporto concreto agli imprenditori, in modo particolare ai titolari dei pubblici esercizi e a quelli del commercio e dell’artigianato alimentare, che stanno applicando norme sanitarie estremamente gravose e stanno valutando se a queste condizioni è economico portare avanti le attività. una chiusura diffusa di queste attività porterebbe a un territorio meno vivibile, con minore dotazione di servizi, ostile agli eventi e al turismo: noi crediamo che non ce la possiamo permettere. c’è in gioco la sopravivenza delle imprese e dei posti di lavoro di interi settori, non basta la buona volontà, non serve l’ansia da annuncio, bensì politiche concrete ed efficaci. in un momento come questo in cui o si rilancia o si chiude eccessiva burocrazia e politiche comunali approssimative sarebbero errori fatali.