Lettera aperta del presidente Mauro Franceschini

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Cari colleghi imprenditori, in questi giorni molto difficili per tutti noi cittadini, noi imprenditori siamo chiamati ad una doppia prova: dobbiamo anche far superare questo momento alle nostre imprese. per questo motivo eravamo in trepidante attesa fino a ieri, per scoprire i contenuti di quel decreto economico che ha poi preso il nome di “cura italia”. immediatamente dopo la sua pubblicazione, molti di voi ci hanno contattato per esprimere forte disappunto su alcune misure e, per questo motivo, vi ringrazio per la stima e la fiducia che il vs. comportamento ha dimostrato nei confronti di confartigianato. purtroppo buona parte di questo provvedimento non piace nemmeno a noi, cosi come riteniamo che un governo più coraggioso avrebbe gestito meglio l’emergenza sanitaria, ma se vi racconto le prime ipotesi di decreto che, per fortuna, la ns azione ha scongiurato c’è da mettersi le mani nei capelli… abbiamo cercato di spiegare in tutti i modi che 600 euro sarebbero stati una presa in giro (inizialmente addirittura erano 500 e riservati solo alle regioni maggiormente colpite) così come la cassa integrazione, inizialmente prevista soltanto per i settori del turismo e affini. siamo riusciti (tramite i ns uffici nazionali) a far passare il principio che non esistono, in questa “catastrofe”, danneggiati di seria a e di serie b e quindi a far prevedere misure trasversali per tutti i settori e per tutta l’italia. in questo almeno siamo riusciti e cosi abbiamo 9 settimane di cassa integrazione aggiuntiva oltre alla sospensione delle rate dei mutui e finanziamenti, ma anche un contributo per il pagamento del canone di affitto ad alcuni che, come moltissimi di voi, sono stati costretti a chiudere. certo, la considerazione che questo governo ha di noi imprenditori, rispetto ad un disoccupato con reddito di cittadinanza (600 euro contro 780) è surreale… confartigianato ha sempre attaccato molto duramente questa misura assistenziale: noi siamo per il lavoro di cittadinanza non per il reddito, perché è il lavoro che da dignità! Alcuni di voi mi hanno anche detto: ma tutte queste misure sono per il solo mese di marzo, e poi? Avete ragione, sono solo per marzo, ma pensate che “solo” per marzo è stata prevista un’allocazione di risorse pari a 25 mld (più di una manovra finanziaria – che invece ha effetto su 12 mesi)… è evidente che a questo ritmo, e a debito, non si poteva prevedere una manovra maggiore per un periodo più lungo… è un primo inizio, poi dobbiamo anche vedere come si muoverà l’europa in merito: si renderanno conto che l’emergenza riguarda tutto il vecchio continente? Mi pare che, anche se in ritardo, se ne stanno accorgendo, e già parlano di misure comuni per aumentare la liquidità degli stati membri. staremo a vedere l’evolversi della situazione, la monitoriamo costantemente e vi prego dunque di ritenerci sempre a vostra disposizione, soprattutto in questo momento difficile, anche per l’ottenimento delle agevolazioni previste dal decreto che, lo ricordo, non sono di automatica applicazione, ma necessitano di specifica richiesta. un caro saluto, buon san giuseppe a tutti gli artigiani e a tutte le imprese e, soprattutto, un “in bocca al lupo” di cuore a tutti noi, ne abbiamo bisogno!