CONFARTIGIANATO TERNI: BENE L’INTERVENTO DI CNA CHE SI UNISCE AL NOSTRO APPELLO. SI ALLARGA IL FRONTE DELLE CRITICHE ALLA POLITICA DEGLI APPALTI DEL COMUNE DI TERNI

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Confartigianato Imprese Terni prende atto con soddisfazione delle recenti dichiarazioni del presidente territoriale della CNA, Mirko Papa, in merito alla necessità di abbandonare il criterio del massimo ribasso nelle gare pubbliche e promuovere criteri che valorizzino qualità, sicurezza e territorialità.

Si tratta di una posizione che concorda in modo sostanziale con quanto Confartigianato Terni sostiene da tempo e che è al centro della recente querelle tra l’Associazione e l’Amministrazione Comunale di Terni, in relazione agli appalti anche degli enti partecipati.

Si ribadisce, con forza, che è diffusa tra le imprese locali la preoccupazione per l’uso eccessivo e indiscriminato del massimo ribasso che penalizza la professionalità, la sicurezza e la tenuta economica del tessuto produttivo del territorio.

Registriamo quindi positivamente l’allargamento del fronte delle associazioni di categoria che condividono la necessità di rivedere le politiche comunali in materia di appalti pubblici, auspicando un confronto vero e operativo con l’Amministrazione comunale, che rifugga da propaganda e battute, finalizzato alla definizione di regole più eque e sostenibili per tutte le imprese del territorio, all’interno di quanto consente il quadro normativo vigente, che non abbiamo mai richiesto di forzare.

Sottolineiamo quindi che l’intera rappresentanza del mondo dell’artigianato e delle PMI locali richiede unanimemente di rimettere al centro l’impresa, con spirito concreto e positivo, senza alcuna volontà polemica o divisiva nei confronti della cooperazione sociale, nel pieno rispetto dei ruoli reciproci e delle regole. Evidenza ne è anche la sottoscrizione, da parte di Confartigianato Umbria, avvenuta in data 25/07/2025 presso la Regione con ARPAL Umbria della “Convenzione quadro ex articolo 14 DLGS 10/09/2003 n. 276” per l’inserimento mirato dei lavoratori con disabilità che incontrano difficoltà nel contesto lavorativo ordinario. Resta il problema, da noi sollevato, di garantire l’aderenza alla lettera e allo spirito della legge della prassi di ricorso alle gare di appalto riservate art. 61 (codice degli appalti), che deve essere limitata ai casi eccezionali e sufficientemente motivati.

Ribadiamo infine che anche la politica di internalizzazione delle opere perseguita dal Comune di Terni, se può essere positiva riguardo ad interventi di minore portata, suscita perplessità nelle modalità attualmente adottate, che tra l’altro ottengono l’effetto di traslare il rischio di impresa sul bilancio comunale e quindi sulla collettività. Per questo motivo il Comune ha l’obbligo di motivare pienamente queste scelte e dimostrare la effettiva convenienza economica delle stesse, se non vuole esporsi al rischio di inefficienze e maggiori costi per la collettività.

Confartigianato continuerà, come sempre, a lavorare con spirito costruttivo, nel rispetto di tutte le realtà economiche e sociali del territorio, con l’obiettivo prioritario di garantire pari opportunità, qualità e legalità negli appalti pubblici, a tutela dei cittadini, degli interessi generali e degli interessi legittimi delle categorie rappresentate.