Undici concerti di musica jazz dall’8 al 18 febbraio, tutti concerti che verranno eseguiti all’interno dei locali. Nei pomeriggi dell’8 e del 14 febbraio una street band suonerà per le vie della città. Street band che sarà composta da tutti musicisti della storica Terni Jazz Orchestra del compianto Marco Collazzoni.

Torna anche quest’anno San Valentino jazz, l’evento promosso da Confartigianato Imprese Terni con il patrocinio del Comune e della Camera di Commercio dell’Umbria, con il sostegno di Uni.Co, Bper, Banco Desio, Banca Centro Toscana Umbria, Intesa San Paolo, Banco Bpm e Artigiancassa Bnp Paribas.

L’evento 2024 è stato presentato questa mattina presso la sede di Confartigianato Imprese Terni. Il presidente Mauro Franceschini ha introdotto la conferenza stampa dicendo che “San Valentino jazz è ormai una tradizione per la città; evento che si inserisce in una settimana particolare, quella del santo patrono, e che vuole essere un aiuto alla città per risollevarsi perché gli eventi richiamando gente sono un aiuto non solo per i nostri associati, l’artigianato, i locali pubblici, ma anche per i commercianti e per tutto il sistema economico della città”.

L’assessore comunale al Commercio Stefania Renzi ha detto che “i concerti jazz s’inseriscono in una serie di iniziative che toccano gran parte della città. L’obiettivo è quello di fare di Terni una città attrattiva. Lo spirito è quello del Natale, che proseguirà per San Valentino e che proseguirà ancora a primavera con gli eventi legati ai carri di maggio che proseguiranno fino all’estate. Vogliamo creare un marchio di valore e di qualità che faccia di Terni una città turistica in modo da richiamare gente da fuori provincia, da fuori regione ma anche da fuori Italia”.

Il direttore di Confartigianato, Michele Medori, ha ringraziato la Camera di commercio e i vari sponsor che, insieme allo sforzo economico dell’associazione, hanno permesso la realizzazione dell’evento. Medori ha promesso che i concerti jazz proseguiranno negli anni con l’obiettivo di creare flussi in grado di rivitalizzare la città: “Confartigianato non è solo assistenza alle imprese ma un occhio sempre attento alle esigenze della comunità”.

Fabrizio Zampetti, l’organizzatore del festival fin dall’inizio, ha detto che “Il festival San Valentino Jazz nasce 14 anni fa per ricordare l’amore che Terni ha sempre avuto per la musica jazz”. “Tutto nasce negli anni Settanta del secolo scorso – ha ricordato Zampetti – dai primi due grandi concerti di Umbria Jazz a Terni e a Villalago che ebbero un’eco mondiale e che lanciarono il festival. Di seguito venne l’esperienza del Blues Island, un locale alla fine di via Battisti che era un po’ tutto, bar, pub, scuola di musica jazz e soprattutto concerti. Un locale che era un punto di ritrovo di tutti gli appassionati del jazz, di Terni e del circondario, ma anche di fuori regione. Vennero a suonare grandi jazzisti dall’Italia e dal mondo. Alla fine degli anni Novanta tornò a Terni Umbria jazz, limitata però a concerti gospel durante il periodo pasquale. Subito dopo venne Terni in jazz, un festival solo ternano organizzato dai fratelli Vanni. Terminata quest’ultima esperienza, ci fu un buco di anni dove il jazz era praticamente scomparso da una città in cui era stato così vivo nell’immediato passato. Da qui l’esigenza di colmare questo vuoto, questo buio e di riprendere il percorso, di riannodare un filo che si era interrotto. Da questo nasce San Valentino Jazz, un festival che voleva e vuole simboleggiare l’amore di Terni per il jazz”.

Il direttore artistico del festival Alessandro Bravo ha concluso la conferenza stampa dicendo che “il menù che proponiamo ha due caratteristiche. Da una parte quella di restaurare lo spirito del vecchio Circuito dei club, dove all’interno dei locali di Terni si esibivano anche docenti della Jazz university, con il fascino di ascoltare musicisti suonare a pochi metri dal tuo tavolo. Dall’altro quella di far suonare insieme artisti di fama nazionale e internazionale accanto a veri talenti della realtà locale”.

Tutte le serate vedranno artisti di grande spessore. Il 13 e il 14 febbraio arriveranno due vere star del jazz mondiale. La serata del 13, al Rendez vous, vedrà la presenza di Durga, una cantante nativa americana che è stata una delle tre coriste dell’ultimo tour del gruppo iniziale dei Pink Floyd. Il 14 febbraio, sempre al Rendez vous, si esibirà Sivan Arbel, cantante giovanissima che vive a New York e che è considerata una delle maggiori promesse del jazz mondiale. Alessandro Bravo ha sottolineato che quello di Terni è il primo festival jazz italiano dell’anno e che dunque apre la stagione nazionale. “Terni – ha sottolineato Bravo – è una città che si presta ad ospitare eventi musicali perché è una città estremamente fruibile, comoda, accessibile, sfavillante di addobbi e soprattutto ricca di teatri e di auditorium. La sua vicinanza con Roma funge poi da richiamo di appassionati che si vanno ad aggiungere ai tradizionali amanti del jazz che vivono a Terni”.

LEGGI DI PIU’:

https://www.ilmessaggero.it/partner/news/san_valentino_jazz_a_terni_una_storia_d_amore_lunga_50_anni-7894314.html