Venti storie di artigiani di Terni, del territorio e dell’Umbria. Venti storie che si aggiungono alle altre quaranta scritte e pubblicate negli ultimi due anni.
È stato presentato mercoledì 17 dicembre presso la Biblioteca comunale di Terni il libro “Storie di valore artigiano” promosso da Confartigianato imprese Terni. Terzo volume che si aggiunge a quelli già pubblicati nel 2024 e nel 2023. Un progetto di Confartigianato imprese Terni volto a promuovere la memoria e il presente del lavoro artigiano visto come identità e come patrimonio economico e culturale del territorio. Anche quest’anno il volume raccoglie venti storie di artigiani che hanno saputo coniugare la sapienza antica del mestiere con le più moderne innovazioni tecnologiche: dall’uso sapiente dei social per la promozione, alla stampante in 3D fino all’intelligenza artificiale. Storie di artigiani ma anche di persone, di uomini e donne come ha detto presentando il testo nella sala del Caffè letterario della Bct piena fino all’ultima fila il presidente dell’associazione Mauro Franceschini.
Storie di artigiani, di persone ma anche pezzi di storia di Terni legate ai mestieri.
Il giornalista Giuseppe Magroni, autore dei testi, e il fotografo Alberto Mirimao, che ha scattato le foto presenti nel libro, hanno spiegato al pubblico il processo di costruzione delle storie, l’intervista, corretta, limata, integrata; il tempo impiegato per scattare le foto, per cogliere l’attimo, l’aspetto che rendesse bene, che cogliesse l’essenza della persona protagonista della storia e del suo lavoro, del laboratorio, dell’officina, del negozio in cui opera.
Il presidente nazionale di Confartigianato imprese Marco Granelli, influenzato, è intervenuto in videoconferenza: “In queste pagine – ha detto nell’intervento a distanza – si intrecciano biografie, mestieri, intuizioni. Ma soprattutto si racconta una visione: quella di un’Italia che non ha rinunciato a credere nel lavoro ben fatto, nel valore della responsabilità, nella libertà di creare. Ogni volta che un artigiano crea qualcosa di unico, rende più grande l’Italia”. Le storie parlano della persona artigiano ma anche della sua famiglia, della tradizione, dell’innovazione continua necessaria per resistere in un mercato economico sempre più difficile e complesso. Granelli si è detto comunque fiducioso e ottimista per il settore dell’artigianato, quello del lavoro individuale, creativo, ben fatto e originale che dà vita a un prodotto che si distingue da quello massificato delle produzioni industriali e che sarà duraturo.
La serata si è conclusa con il conferimento della carica di presidente onorario di Confartigianato imprese Terni al suo storico ex presidente Orlando Leonardi che commosso ed emozionato è salito sul palco e che è stato a lungo applaudito dal pubblico presente. Nel 2026 Magroni e Mirimao saranno ancora al lavoro per raccontare nuove storie artigiane.










